I Nani di Mantova

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Era un a brutta mattina. Le guardie arrivarono con gran fragore di passi. Ce n’erano più di un milione e il quartiere, dove i nani vivevano mescolati alla povera gente, fu circondato. Le guardie cercavano dappertutto, in campagna e nelle case. I nani si erano nascosti nei camini e lì erano al sicuro. Fagiolino, il più furbo dei nani, sentì che il re era partito per andare alla ricerca di un rimedio per guarire sua figlia. La principessa, infatti, era sempre triste, aveva perso il sorriso e nessun dottore era riuscito a guarirla. Era un’occasione da non perdere. Fagiolino si arrampicò su per il camino, arrivò sul tetto e poi, di albero in albero arrivò al castello. Giunto davanti alla principessa le recitò una delle sue poesie. Sul viso della principessa apparve un sorriso, bello come il sole di primavera. I due si innamorarono perdutamente ed è così tutti ma proprio tutti vissero felici e contenti.

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