Barbablu

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La sposa provò a balbettare una scusa, ma gli occhi dell’uomo la fulminarono. Così a testa china, gli consegnò la chiavetta ….

…. ma poiché era sporca di sangue, scivolò dalle mani di Barbablù; la sposa rapidamente si chinò, raccolse la chiave e la scaraventò fuori dalla finestra, dove un’aquila che volteggiava nel cielo, la afferrò con i poderosi artigli e si diresse verso il suo nido.

 

Barbablù, ancora più adirato, mentre si precipitava giù per le scale per seguire l’aquila, urlò minacciandola:

“Maledetta! Ti ucciderò al mio ritorno”.

La giovane, approfittando dell’assenza del marito, fuggì; scese velocemente e si diresse verso le stalle, montò in groppa ad un cavallo e partì con il cuore che le batteva forte per il terrore.

Barbablù, dopo aver individuato il nido in cima ad una rupe, si arrampicò per raggiungerlo; ma una volta giunto, l’aquila per difendere le sue uova, gli si scagliò contro graffiandolo e facendolo precipitare. Dopo diversi metri, la sua lunga barba rimase impigliata in alcuni rovi frenando la caduta.

Barbablù cominciò ad urlare disperatamente chiedendo aiuto. Mentre si allontanava in groppa al suo cavallo, la sposa udì le urla strazianti, di colpo tirò le redini e il cavallo si fermò.

Combattuta tra il desiderio di fuggire e la curiosità di sapere cosa stesse succedendo al suo sposo, decise di tornare indietro.

Giunta ai piedi della rupe, una scena raccapricciante si presentò ai suoi occhi: Barbablù era sospeso nel vuoto trattenuto per la barba da alcuni rami; il suo corpo lacerato dalle rocce e dai rovi era tutto insanguinato.

Quando la vide la implorò: “Ti prego aiutami!”.

Ma la sposa, ancora terrorizzata da quell’uomo, si girò e fece per andarsene; poi di colpo si bloccò, si girò su se stessa e guardandolo con gli occhi pieni di paura ma anche di pietà, con voce tremante rispose: “Ti aiuterò”.

Presa una corda si legò un’estremità in vita e dopo aver legato l’altra estremità ad un albero, cominciò ad arrampicarsi. Giunta da Barbablù, si porse verso di lui dicendogli:

“Abbracciati a me” e così lo liberò.

In quello stesso istante, la lunga barba scomparve, così come il volto tetro e scuro lasciò il posto a quello di uno giovane e fiero.

La giovane sposa lo guardò sorpresa e sorridendo lo strinse più forte a se …. il BENE aveva sconfitto il male.

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