BUM BUM è il cuore che batte,
la musica nelle vene,
le farfalle nello stomaco,
le prime volte.
Nella parola BUM BUM c’è, per l’autrice, l’adolescenza.
Un tripudio di emozioni, di palpiti, di brividi. Monique Pistolato narra tutto quello che accade nella vita quotidiana di ragazzi, ragazze ma anche dei loro genitori. Perché si, bisogna anche chiedersi a volte cosa ne pensano i genitori di questa vita apparentemente disordinata dei figli. Nel libro vengono presentate diverse storie, vite diverse, genitori diversi, desideri diversi, paure diverse. Queste vite però sembrano far parte di un’unica trama, un filo che le collega. Questo filo è la voglia di sentirsi grandi, di fare le cose da grandi, di provare l’adrenalina di un qualcosa mai fatto, qualcosa da raccontare agli amici al bar o da confidare alla propria amica nel cuore della notte, magari di ritorno da una festa.
E in tutto questo c’è l’adrenalina del segreto, del silenzio, del nascosto. Ecco perché a volte i genitori, come quelli di Rosa ad esempio, non capiscono le scelte dei figli, non capiscono perché vogliono lasciare la scuola e iscriversi a qualche corso professionale.
Ma in fondo ognuno di noi ha dei pensieri segreti, dubbi che non rivelerà mai, che terrà con sé e che non cancelleranno mai questi anni fugaci, ma intensi.
Bum bum racconta di quelle serate organizzate nei minimi dettagli, degli abiti, dell’orario da rispettare senza ritardare di qualche minuto.
Bum bum è anche il cuore delle mamme che temono per le proprie figlie, o forse fanno fatica a pronunciare la frase “è grande”; in fondo si sa, non si è mai grandi abbastanza per i nostri genitori.
Lo stile e il linguaggio risultano essere scorrevoli e rendono la lettura piacevole e coinvolgente, tanto da spingere il lettore a guardarsi dentro, a vivere nella testa degli adolescenti, nei loro pensieri e nelle loro paure, ad immedesimarsi nei protagonisti.
Alessia Ditrani - 2^C Liceo Staffa Trinitapoli