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È ora che tutti i cittadini di buona volontà comincino a considerare prioritario l’impegno per la pace nel mondo. I conflitti bellici tra Russia/Ucraina e Israele/Palestina ci mostrano quasi quotidianamente scenari di distruzione che lasciano un senso di incredulità, forse tale da considerare la guerra un mondo lontano. Si pensa che sia impossibile che tocchi il nostro Paese.

Innumerevoli le vittime tra soldati, civili e bambini, intere città rase al suolo, giovani con un lavoro, una famiglia e una casa che lasciano tutto e fuggono in altri Stati per non subire le violenze, i bombardamenti, la fame. La guerra, oltre all’impatto sociale, presenta anche un devastante impatto ambientale a causa dell’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere.

Per questo tutti devono reagire e “non darsi pace”, nel senso che non bisogna rassegnarsi a quanto viene considerato, per inerzia, inevitabile. Da un simile auspicio nasce il titolo del convegno “NON CI DIAMO PACE” che si terrà nell’Auditorium “M. Dell’Aquila” di San Ferdinando di Puglia sabato 4 maggio alle ore 18.30.

Non si possono accettare inerti il massacro di interi popoli da parte di potenze militari senza sospettare che tutto questo giovi ai cosiddetti “padroni della guerra”. È assurdo che nel XXI secolo, dopo due guerre mondiali, la creazione delle Nazioni Unite, gli accorati appelli della Chiesa e le condanne dell’ONU non si riescano ancora a risolvere pacificamente tutti i conflitti mondiali.

Tra l’altro è anche difficile parlarne. Coloro che si battono per una risoluzione pacifica dei conflitti in atto rischiano di essere considerati partigiani dell’una o dell’altra fazione, se non addirittura “terroristi”. Come sostiene il dirigente scolastico Prof. Ruggiero Isernia, uno degli organizzatori dell’incontro, “quando si toccano i tasti del patriottismo e del nazionalismo, non c’è spazio per il ragionamento, per l’approfondimento. Prevale l’ignoranza della “pancia”. E di fronte all’ignoranza la scuola deve promuovere la cultura. Questa è la mission della rivista Il Vascello, da anni un vivace strumento di dibattito e di cultura. Il convegno, pertanto, si prefigge di fare chiarezza su molti luoghi comuni, di studiare il problema con metodo scientifico, bandendo il ricorso alle appartenenze”.

I relatori invitati aiuteranno ad approfondire ciascuno un aspetto della questione; in particolare del conflitto israelo-palestinese. Interverranno Vito Micunco, rappresentante del Comitato per la pace di Bari; Azmi Jarjawi, della Comunità palestinese di Puglia e Basilicata e responsabile del Dipartimento Immigrazione e Internazionale CGIL Puglia; Maurizio Martellini, docente di Scienza e Tecnologia presso l’Università dell’Insubria di Varese, nonché membro dell’Unione degli Scienziati Italiani per il Disarmo. Infine, Jean Patrick Sablot, ebreo francese, videomaker trasferitosi da tempo in Italia, spiegherà in particolare la differenza tra semitismo e sionismo.

L’incontro sarà moderato dal parroco don Mimmo Marrone, in prima linea nella diffusione della cultura della pace e della non violenza.

 

ANTONIETTA D’INTRONO

 

Via:Corriereofanto

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