Promozione lettura

quando come saltai sul divano si ruppero le tavole Le sue pagine hanno scritto un pezzetto di storia del giornalismo italiano: quello a misura di bambino.
Il Giornalino della Domenica, ideato dallo scritture e caricaturista Luigi Bertelli in arte Vamba, fu infatti la prima rivista italiana dedicata specificatamente a bambini e ragazzi tra i 7 e i 15 anni.

Lo scopo era educare, ma anche dar voce ai giovanissimi. Caratterizzato da illustrazioni moderne e copertine accattivanti, Il Giornalino della Domenica diede anche spazio a storie considerate oggi veri classici per ragazzi, da Il Giornalino di Gian Burrasca dello stesso Vamba ai racconti di Emilio Salgari. Un modello, perché no?, cui ispirarsi anche oggi per le riviste dedicate ai giovanissimi. (Anna Lombardi, da Il Venerdì di Repubblica del 1 febbraio 2008) Ad ospitare, dal 21 al 22 gennaio 2008, la mostra itinerante L’arte di fare i Giornalini, è stato il Centro di Lettura GlobeGlotter. Oltre duecento bambini della scuola Don Milani di Trinitapoli hanno ascoltato avventure e visto immagini del personaggio che ha segnato l’infanzia dei loro coetanei di 100 anni fa: Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca. Lo staff del GlobeGlotter, inoltre, ha colto l’occasione per parlare ai bambini dei diritti dell’infanzia, ponendo particolare attenzione al diritto alla verità. Ecco i momenti salienti della loro visita nella sala delle arti del Globeglotter

 

 

 

Alla fine del percorso, i bambini ci hanno confessato per iscritto la loro marachella più grossa.. eccone alcune “… un giorno all’asilo io e un mio amico abbiamo fatto una marachellona!* La nostra maestra sequestrava le cose e le metteva su uno scaffale molto alto. Noi amavamo una macchinina che stava lì non so da quanto tempo e allora […] abbiamo preso una sedia, il mipo amico si è messo sulla sedia e io sopra di lui e ..poi BUMM! La maestra ci ha fatto una fortissima sgridata ma in compenso abbiamo preso la macchinina rossa!” “la mia bugia più grande è stata quando non avevo la febbre, invece avevo messo il termometro sotto l’ascella e soffiavo” “quando ero piccolo, sentì che un amico di mia sorella veniva chiamato Butterfly. Così quando lo vidi gli dissi :Ciao Butterfly! L’amico, sentendo non fece niente, ma mia sorella, dopo, si arrabbiò con me.” “un giorno ho messo in una bottiglia la pipì mia e di mio cugino e l’abbiamo buttata su di un bambino” “ ho sciacquato il gatto con lo shampoo dei capelli” “una sera ho preso dei soldi e li ho messi a terra in fila fino al bagno. Mia sorella entrò in bagno seguendo i soldi e io chiusi la porta del bagno e spensi la luce” “ un giorno ho messo la cattarrella* sotto il gatto” “un giorno mentre mia cugina era fuori presi il suo profumo e lo spruzzai dentro l’acquario e il suo pesce morì” “ tutti i giorni tiro le orecchie a mio fratello fingendo che esso ha tirato i capelli a me. Poi mia mamma mi dice Chi ha iniziato? E io dico cha iniziato lui” “quando come saltai sul divano si ruppero le tavole” p.s.
le marachelle sono state riportate nella stessa forma e con le stesse parole appositamente scelte dagli autori.

**Marachellona: grande marachella
**Cattarrella: petardo a scoppio multiplo

 

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