Il Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto è stato istituito nel 2007 e si estende su un territorio di circa 24.000 ettari tra le province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani, nell’area settentrionale della Puglia.
Sono undici i comuni che fanno parte del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto: Ascoli Satriano, Barletta, Candela, Canosa, Cerignola, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Rocchetta Sant’Antonio, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli.
Il lungo percorso tracciato dal corso d’acqua attraversa la Daunia e il Tavoliere per poi sfociare nell’Adriatico. Il fiume scorre attraverso spazi diversi ma suggestivi di un territorio che afferma la propria identità e diventa una destinazione alternativa per chi vuole scoprire la Puglia percorrendola lentamente, a piedi o in bicicletta.
La Ciclovia dell’Ofanto è uno dei percorsi più lunghi d’Italia per il cicloturismo: ben 150 km che uniscono l’Irpinia all’Adriatico seguendo il corso del fiume, un itinerario di viaggio ricco di tesori archeologici e scorci naturali, da affrontare in sella alla propria bicicletta o camminando “lento pede”, osservando piante, animali e luoghi.
La Provincia di Barletta-Andria-Trani, in qualità di ente gestore del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto, ha realizzato un importante intervento di ripristino, recupero e gestione dell'area umida costiera in prossimità della foce del Fiume Ofanto, grazie a un finanziamento POR Puglia 2014-2020 - Asse VI - Azione 6.5 - Sub-azione 6.5.A.
L’intervento ha l’obiettivo di ripristinare la capacità di naturale espansione fluviale dell’Ofanto nel tratto di foce, attraverso lo scavo di zone umide e la realizzazione di isolotti nelle aree di golena tra gli argini maestri.
Il progetto prevede anche la valutazione dell'inserimento sociale dell'intervento, la cosiddetta “human dimension”.
Con il termine “Human Dimension” (HD) si intende lo studio dell’atteggiamento e della percezione delle persone di fronte a un determinato fenomeno. Le ricerche di HD sono impiegate anche all'interno di progetti per la gestione e la conservazione delle risorse naturali e della fauna. Si è infatti compreso che l’atteggiamento della popolazione nei confronti di specie o ambienti di particolare interesse ha un ruolo determinante nelle scelte politiche e socioeconomiche che riguardano queste problematiche.
A tal fine, Paola Martucci e Giuseppe Pavone, onsulenti del Centro Studi Naturalistici, affidatario delle azioni di monitoraggio, comunicazione e divulgazione del progetto, stanno diffondendo un questionario per la rilevazione del gradimento dell’intervento da parte della popolazione, in particolare dei comuni del Parco.
Si tratta di un facile questionario di 14 domande (accedi). Bastano cinque minuti per rispondere, ma invitiamo tutti i lettori a collaborare, vista l’importanza del tema.
Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile visitare la pagina del Parco: www.parcoofanto.it/progetti.
È un’occasione per far contare la propria opinione e per partecipare alla costruzione di un futuro più sostenibile.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via:Corriereofanto