Teatro

Riprende il corso di teatro Variazioni sul tema parte II. Il laboratorio è rivolto a ragazzi di età compresa tra i 15 e i 30 anni che abbiano già avuto almeno un’esperienza teatrale negli ultimi tre anni. 50 ore distribuite in due incontri settimanali dalle ore 20 alle ore 22.

Data 1 incontro: 16 nov ’07 ore 19.30 Sala delle Arti GlobeGlotter via S. Staffa, 4 Trinitapoli.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 339.8363315 - 3401206412 - 0883634071.

 

 

(Attentzione! L'inizio delle lezioni è stato posticipato al 7 dicembre ore 20.00 causa "lavori in corso")

Corso di teatro 2008 - Manifesto

Il corso si è concluso il 2 giugno nel cortile della scuola elementare Don Milani
con lo spettacolo:
 
Che vestito mi metto?
 
Manifesto che vestito mi metto?

Indossare comode falsità

 

Una società sopraffatta dal desiderio di essere al potere, che va perdendo sempre più il senso di distinzione tra apparenza e realtà. Una società in cui finzione e disonestà hanno spesso la meglio su verità ed integrità.

Molti sarebbero i parallelismi possibili tra l’attualità e lo spettacolo messo in scena la sera del 2 giugno, a Trinitapoli, nel cortile della scuola elementare Don Milani, dai ragazzi che hanno frequentato il corso di teatro organizzato dal centro di lettura GlobeGlotter, tenuto dall’attrice Rosa Tarantino che ha curato anche la regia della rappresentazione.

Che vestito mi metto?, questo il titolo dello spettacolo, si rifà a Il vestito nuovo dell’imperatore,lla fiaba H. C. Andersen, una storia scritta per i piccoli pensando ai grandi.

Infatti durante la serata ad applaudire lo spettacolo c’erano non solo i bambini ma, anche e soprattutto, gli adulti.

Numerosi gli interpreti - Nunzia Clara Achille, Francesco Rocco, Marta Di Bitonto, Mauro Guarnieri, Alessia Giachetta, Antonia Isernia, Ester Diella, Lina Di Benedetto, Francesca Scisciolo, Grazia Landriscina, Gianni Ragno ed il piccolo Luigi – che, superando alcuni problemi tecnici, hanno dato vita ad un suggestivo spettacolo, dando prova di grande bravura.

Si è partiti dal metateatro, con una corte che per accontentare il bambino, stanco delle solite fiabe, ha messo in scena una nuova storia: Il re nudo.

Si tratta di un imperatore che ama possedere e sfoggiare abiti nuovi e belli; un giorno, però, nella sua città arrivano due impostori che si spacciano per sarti capaci di tessere magnificamente, con una stoffa che ha il potere di diventare invisibile agli occhi degli stupidi e di coloro che non sono all’altezza della carica che ricoprono. Ed è così che l’imperatore, felice di poter distinguere facilmente tra i suoi ministri gli intelligenti e gli stupidi, affida ai sarti il compito di fare due vestiti con tale stoffa, uno per lui e l’altro per l’imperatrice.

Trascorsi alcuni giorni, l’imperatore manda un suo ministro dai sarti per vedere a che punto è il lavoro; il ministro pur non vedendo nulla, ma temendo di non esser degno del suo ruolo, elogia la bellezza degli abiti. E così fanno non solo tutti i membri della corte, ma anche l’imperatore e l’imperatrice che, più di tutti, temono di non esser all’altezza della carica ricoperta. L’imperatore regala onorificenze e titoli ai due sarti che, preso il bottino, fanno le valigie in tutta fretta e vanno via. Ma è proprio quando i sovrani sfilano in corteo che, mentre tutti fingono di lodare ed ammirare le loro vesti, pur non vedendo niente, un bambino afferma: “Ma non vedete, o gente, che le Loro Maestà non hanno indosso niente?” La folla cerca di zittire il bambino e di rassicurare l’imperatore, ma questi ordina di chiamare il boia non per catturare e punire i due sarti, ma per uccidere il bambino che ha detto la verità.

La corte finge di essere alla ricerca del bambino ma in realtà lo protegge, suggerendo anche al pubblico di fare lo stesso, affinché possa tornare, da grande, per mettere in fuga mille bugiardi con una sola verità.

Lo spettacolo è riuscito molto bene a raggiungere un duplice scopo: da un lato far sorridere il pubblico, con testi divertenti e travestimenti, dall’altro far riflettere su quelle che sono le verità molto spesso taciute, per timore di essere contro corrente, di essere “etichettati” come diversi o semplicemente di non essere ritenuti all’altezza della situazione.

A rendere ancor più piacevole lo spettacolo hanno contribuito le musiche, i costumi e le scenografie, essenziali ma versatili, curate da Romina Masulli, Marco Landriscina e Francesco Mele.

Per concludere, ogni attore ha messo in scena la propria biografia, svelando pregi e difetti personali, in una sorta di breve monologo.

Dopo la consegna degli attestati ai ragazzi che hanno frequentato il corso di teatro, la regista, Rosa Tarantino, e la responsabile del cento di lettura Globeglotter, Antonietta D’Introno, hanno dato appuntamento a settembre, per la prossima edizione di Libriamo che prevede anche una replica dello spettacolo.

A noi non resta che riflettere, waiting for September…

 

 

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