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Suite franceseQuasi senza saperlo, per una specie di grazia infusa, Irene Nemirovsky possedeva i doni del grande romanziere, come se Tolstoj, Dostoevskij, Balzac, Flaubert, Turgenev le fossero accanto e le guidassero la mano mentre lei scriveva sui suoi quaderni...

 

 

 Quando abbiamo finito di leggere le due prime parti di Suite Francese, resta in noi una strana sensazione di letizia. Non sappiamo se essa dipenda dalla gioia nascosta sotto le tragedie della vita; o dalla felicità fisica di raccontare senza fine. Il tono volentieri lirico; l'eco melodiosa della frase; la ricchezza delle sensazioni, la bellezza della natura; gli animali quasi umanizzati; la luce del sole al mezzogiorno o al tramonto;  il chiarore onnipresente della luna si sciolgono e si perdono nella fluidità della vita.

 

 

 

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