Gli eroi del quotidiano: Damiano Monopoli, il cantore delle piccole cose del paese, con la poesia sempre nel cuore
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Ho conosciuto Damiano Monopoli sui social. Guardo spesso una pagina Facebook che pubblica vecchie e nuove foto di Trinitapoli, immagini di personaggi ormai scomparsi, ritratti di fine anno delle classi di un tempo, notizie su tradizioni, piatti tipici del paese, composizioni in dialetto e tant’altro: una vera risorsa per chi vuole conoscere meglio una città dai ricordi, dalle testimonianze, dall’arguzia e creatività dei suoi cittadini.
Presentazione de “L’altra faccia della Luna”: un viaggio tra medicina e benessere con il Prof. Vincenzo Centonze
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La serata caldissima non ha scoraggiato il pubblico numeroso che, nella biblioteca “Mons. V. Morra”, ha partecipato il 28 luglio scorso alla presentazione de “L’altra faccia della Luna - Prendersi cura del proprio benessere” del professor Vincenzo Centonze,
Una notizia tanto attesa: la biblioteca comunale di viale I Maggio aprirà anche nel pomeriggio
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“O pajèse nùeste stonne do bibliotèche” (al nostro paese ci sono due biblioteche) è il titolo di una poesia della poetessa Grazia Stella Elia pubblicata nella brochure che illustra i servizi delle due biblioteche di Trinitapoli tradotti in casalino, in inglese, in francese, in pittogrammi e in braille grazie al progetto “Confini del mio linguaggio, limiti del mio mondo”, conclusosi di recente.
Arte, musica e storia: luglio si colora di creatività a Trinitapoli
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L’estate riserva molte belle sorprese ai visitatori che scelgono il nostro territorio per trascorrere le vacanze.
I piccoli grandi eroi del quotidiano cambieranno la città di Trinitapoli
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I cittadini di Trinitapoli sono storicamente allenati ad attraversare momenti di gravi difficoltà. Come? Rimboccandosi le maniche senza attendere alcun uomo o donna della provvidenza.
In una citazione latina è scritto che San Francesco d’Assisi si fermò a Trinitapoli per incontrare Federico II
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Qualche tempo fa, uno studente liceale mostrò ferma contrarietà alla guerra, perché sosteneva che “poi si doveva studiare”. La giustificazione fece sorridere ma il ragazzo, forse, aveva centrato la motivazione per cui la storia appare talvolta una materia noiosa se viene considerata una successione di eventi bellici e di date.
