Teatro

Teatro

Il meraviglioso mondo femminile visto dall’osservatorio privilegiato di un attore che ha avuto la fortuna o sfortuna di nascere e crescere  in un mondo tutto al femminile.

Si  passa  poi  alla tv, ai vizi italici, alle poesie dissacranti ed allo “studio” dei dialetti  per  entrare  in quella cultura meridionale che è un nostro grande patrimonio di passioni e sentimenti.

La vita del filosofo Giordano Bruno accusato d'eresia e per questo ucciso il 17 febbraio del 1600 bruciato vivo, a Roma in Campo de' fiori.
Il filosofo è tutt'oggi simbolo della libertà di coscienza e di pensiero.

teatro venerdiProprio venerdì 17 febbraio 2012 avrà inizio la rassegna teatrale organizzata dal nostro centro di lettura. L’abbiamo intitolata Il teatro del Venerdì. 

Sei appuntamenti, tra i serio e il faceto, per trascorrere la serata respirando parole teatrali.

Sette persone, quattro uomini e tre donne, andranno in scena raccontando di noi, di ciò che eravamo, di cosa studiamo e di cosa siamo oggi.

Otto professionisti, tra attori e musicisti, ci condurranno ora sull’Olimpo, ora nel ‘600, ora nei giorni nostri.

 

Il teatro del Venerdì si terrà nella sede di Libriamo in via Cairoli 23 a Trinitapoli.

Corso di teatro 2012Parole sotto vuoto è un laboratorio di giochi con le tecniche teatrali caratterizzato dall’esplorazione corporea, dall’ integrazione corpo/voce e dall’improvvisazione.  Ma molta attenzione verrà dedicata alla parola, alla sua profondità, alla suo suono. La parola pensata e la parola parlata.

Parole sotto vuoto sarà condotto dall’attrice ed operatrice teatrale Rosa Tarantino che spiega: “Le parole sotto vuoto sono quelle a lunga conservazione, le parole che manteniamo in un barattolo ben sigillato perché non si sciupino e che tiriamo fuori solo al momento opportuno, certi che, una volta messe fuori, non verranno contaminate dall’esterno.

Le parole sotto vuoto appartengono a chi ha il coraggio di fare teatro e che conserva, quindi, parole sensibili, parole improvvisate, parole speciali.

La Polenta Fritta di Rodari

Si concluderà martedì 3 agosto 2010 il corso di teatro Luglio, bugie quante ne voglio. Il laboratorio di 20 ore è stato promosso e tenuto da Rosa Tarantino, attrice ed operatrice teatrale e si è svolto nella sede di LibriAmo a Trinitapoli.


50 spettatori “ a 4 voci ”, la piccola ma raffinata carrellata di performance teatrali ospitata nella sede di LibriAmo a Trinitapoli, nei mesi di marzo e aprile 2010.
Anche quest’anno il nostro Centro di Lettura ha previsto, nel programma di attività culturali, la presenza di attori teatrali e relative messe in scena su argomenti di militanza e protesta.
Ad aprire gli incontri, Aldo Rapè con W LA MAFIA , un dialogo immaginario tra un burattino e un Barone rampante dei nostri giorni che fugge dal mondo corrotto per rifugiarsi su un albero dove è più vicino al cielo, dove senza sforzo saluta le centinaia di vittime della malavita siciliana .
E’ stata poi la volta de LA CANTATA DEGLI OMBRELLI di Salvatore Marci che, accompagnato dal vivo dalle musiche di Federico Ancona e dai video di Carlo Quartararo, ci ha fatto rivivere due momenti storici, apparentemente distanti tra loro  (almeno cronologicamente) dell’elezione a suffragio universale di Gaetano Salvemini nel 1913 e la protesta dei no global al G8 di Genova del 2001.
Al terzo appuntamento, poi, gli attori Aldo Rapè e Nicola Vero, con MUTU hanno portato il pubblico, in una performance tipica da appartamento, a “spiare dal buco della serratura” l’incontro-scontro tra due fratelli siciliani che, in nome dell’ Istituzione, la Chiesa per uno, la Mafia per l’altro, percorrono strade diametralmente opposte ma con un unico epilogo possibile…

Ippolito Chiarello FANCULOPENSIERO – STANZA 510
(liberamente ispirato al romanzo (Fanculopensiero) di Maksim Cristan)

“Ad un passo dal cielo (W LA MAFIA)”
scritto ed interpretato da Aldo Rapè
regia Nicola Vero
Calogero Nicosia ha 30 anni. Da bambino aveva visto cadere sotto i colpi della mafia i suoi genitori, e diciottenne ha deciso di vivere in alto, ad un passo dal cielo. Lì ha scoperto la bellezza della libertà, l’autenticità della natura, ha conosciuto se stesso. Lassù è invincibile, può combattere il mostro, può evitare i suoi colpi e può anche riuscire, con rabbia e dolore, a deriderlo gridando “W LA MAFIA”

La cantata degli ombrelli - Molfetta 1913/2001 Genova

progetto drammatico, regia e interpretazione Salvatore Marci
drammaturgia Ignazio Lazzizzera e Salvatore Marci
ottave ariostesche Lucia Mastropierro
video e luci Carlo Quartararo
musiche Federico Ancona
assistente alla regia Enza Depalma
scenografia Rossella Ramunni

Mutu
Di Aldo Rapè
con Aldo Rapè e Nicola Vero
Regia Lauro Versari
Responsabile organizzativo Francesco Vigliotti

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